La crisi di Salvatore Sirigu era cominciata con una papera nella partita di andata proprio contro il Cagliari
La resa dei conti tra Salvatore Sirigu e il Cagliari è vicina. La serie di prestazioni negative dell’estremo difensore granata è infatti cominciata proprio nel match d’andata contro i sardi, che venerdì il Torino tornerà ad affrontare nell’anticipo valido per la ventitreesima giornata di Serie A. La trasferta in programma sarà quindi l’occasione perfetta per riscattarsi definitivamente e chiudere un cerchio fatto di troppe prestazioni insufficienti per un portiere con le sue qualità.
Sirigu, maledetto fu quel 3-2 ad ottobre contro i rossoblu
E’ il 18 ottobre. Torino e Cagliari, che si affontano tra le mura del Grande Torino, sono sul 2-2, ma al 73′ ecco che accade il misfatto: Sirigu non trattiene un cross basso dalla destra, la palla gli scivola dai guantoni e Giovanni Simeone è lesto nell’anticipare tutti e calciare il pallone in rete. Lo scivolone pesante per l’estremo difensore del Toro – che era reduce da due buone prestazioni nelle prime due giornate di campionato – costa il pareggio ai granata. Da lì, il crollo che segue l’andamento del resto della squadra, portando Sirigu a subire un totale di 41 gol con una differenza reti di -9 per il club. Con le prestazioni però, cala anche la fiducia da parte del tecnico in auge nella prima parte di stagione, Marco Giampaolo che per dare una scossa, decide di lasciarlo in panchina contro Roma e Bologna, preferendogli Milinkovic-Savic.
Sirigu pronto a ripagare Nicola contro il Cagliari
I risultati dimostrano però che l’andazzo non migliora. I granata portano infatti a casa una sconfitta ed un pareggio contro i giallorossi e i rossoblù, con un totale di quattro gol subiti e prestazioni poco convincenti da parte del portiere serbo. A piccoli passi, Sirigu cerca di tornare ai sui suoi livelli, conquistando il secondo clean sheet stagionale contro il Parma. L’arrivo di Nicola, definito da lui stesso “un allenatore che cerca di trarre il positivo da ogni situazioni e che fa vedere il mondo con occhi diversi”, aiuta la sua causa. Nonostante qualche errore di troppo contro l’Atalanta, con i granata che riescono però a strappare un pareggio in rimonta, Sirigu è di nuovo in campo contro il Genoa, dove torna ai livelli a cui ha abituato tutti. Con il Cagliari è perciò l’occasione perfetta per confermare quanto visto nell’ultimo match e chiudere definitivamente un cerchio maledetto.

Anche a Parigi dopo un po’ di tempo finì in panchina. Forse il suo carattere non lo aiuta o forse si svilisce facilmente, certo è che in questa pseudo-società che è l’effeci, ognuno è abbandonato a sé stesso.
Quando un giocatore è insoddisfatto,non gli va più bene l’ambiente e, giustamente nel suo caso,il presiNiente, bisogna venderlo perché poi il rendimento ne risente,una società seria a giugno lo avrebbe ceduto,ma il nostro problema non è la serietà della società,ma la mancanza della società stesse,infatti i risultati lo dimostrano……
il problema non è la colpa…ma la responsabilità…
era in vendita ma nessuno l’ha voluto, che fanno a cagliari danno via cragno per prendere lui? colpe societarie a parte ovviamente